Burnout: cause dello stress da lavoro
Pubblicato da Chiara Spinelli in Attualità · 27 Gennaio 2020
____________________
Burnout: cause dello stress da lavoro
Con il termine Burnout si indica la condizione di esaurimento emotivo causato da condizioni lavorative stressanti. Il termine in italiano viene tradotto infatti in esaurimento, crollo, surriscaldamento. Tale condizione di stress è sempre più frequente nei Paesi ad alta tecnologia e più sviluppati come quelli occidentali e questo perché, soprattutto a causa di queste nuove tecnologie, il modo di lavorare è cambiato così come gli ambienti lavorativi. Va specificato però che la sindrome di Burnout è associata esclusivamente a condizioni di stress da lavoro e non va quindi confuso con altri disturbi associati allo stress come ad esempio la depressione, disturbi legati all'ansia.
Il termine venne utilizzato per la prima volta negli anni '30 per indicare lo stato di esaurimento psicofisico manifestato dagli atleti che, una volta ottenuti determinati risultati, non riuscivano ad incrementarli o a mantenerli. Negli anni '70 la psichiatra americana Christina Maslach utilizzò questo termine in ambito lavorativo affermando che la sindrome di Burnout si manifestava soprattutto nei soggetti che svolgevano professioni a stretto contatto con persone da accudire, nello specifico, infermieri, operatori socio-assistenziali, coloro che interagiscono con il paziente sia in termini di tempo che di emotività. Pian piano però sempre più categorie di lavoratori sono stati qualificati come a rischio Burnout proprio a causa del continuo contatto con il pubblico come un avvocato, un cassiere o un insegnante. L'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2019 ha riconosciuto il Burnout come una sindrome e ha anche fornito ai medici le indicazioni per riconoscerla, diagnosticarla. Le conseguenze del Burnout, che hanno spinto per l'appunto l'Organizzazione Mondiale della Sanità a definirla una sindrome, possono essere molto serie se si pensa che chi svolge ruoli assistenziali in ambito sanitario trascorre molto tempo con pazienti che presentano patologie importanti i quali richiedono particolare cura e attenzione, supporto che una persona che presenta tale tipologia di stress da lavoro non può prestare.
I sintomi della sindrome del Burnout sono da ricondurre a disturbi psicologici e comportamentali:
- insonnia;
- demotivazione;
- senso di alienazione rispetto ai colleghi e il proprio capo;
- esaurimento, dovuto ad eccessive pretese sul lavoro o a significativi cambiamenti;
- alterazione delle emozioni, ovvero quando entusiasmo e piacere si tramutano in ansia, stress e rabbia;
- sensazione di adeguatezza;
- insonnia legata all'ansia.
Molti sono quindi i sintomi del Burnout, sintomi che finiscono inevitabilmente per influenzare anche le persone che in ambito lavorativo ci circondano. La tecnologia certamente ha contribuito a peggiorare la situazione influenzando sempre di più l'ambiente lavorativo facendo in modo che le persone siano costantemente connesse. Il risultato? Un aumento esponenziale dello stress.
Il primo suggerimento è quello di agire a piccoli passi, ovvero porsi piccoli obiettivi i quali, una volta raggiunti faranno accrescere la nostra autostima, piccoli come i momenti che dovremmo dedicarci più volte durante la giornata. Certo non è sempre semplice ricavarsi del tempo libero quando ci sono scadenze da rispettare o un parente malato da accudire, ma bisognerebbe comunque ritagliare del tempo per fare delle cose che ci fanno stare bene. Un altro consiglio consiste nello svolgere attività fisica in quanto lo sport permette di decomprimere lo stress. La prima autrice dello studio sul Burnout, Mary Acrol Hunter, afferma che ogni giorno bisognerebbe trascorrere almeno 20 minuti all'aria aperta, a contatto con la natura in quanto tale attività riduce la produzione del cortisolo e quindi lo stress. Viviamo in un mondo sempre più frenetico ma tutto quello di cui abbiamo bisogno delle volte è solo quello di fermarci un attimo.