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La massa grassa: qual è la tua percentuale?
Marispharma
Pubblicato da Dott.ssa Manuela Di Lauro in Salute e Benessere · 10 Giugno 2020

La massa grassa: qual è la tua percentuale?

In questi mesi di lockdown in cui siamo stati costretti a casa, ci siamo tutti improvvisati chef stellati e pasticceri provetti e ci siamo sbizzarriti a cucinare pizze e pizzette, torte salate e dolci, ciambelline e ciambelloni e chi più ne ha più ne metta. A rimetterci? La nostra linea! Sapete quali dovrebbero essere le percentuali di grasso corporeo (o massa grassa)? Continuate la lettura e lo scoprirete!

Per massa grassa (dall’inglese Fat Mass) si intende la totalità di grasso presente nell’organismo.

La massa grassa può essere suddivisa in due grandi compartimenti: il grasso essenziale (o grasso “primario”) e il grasso di deposito (o grasso “non essenziale”). Il primo è rappresentato dal grasso che si trova a livello di vari organi e tessuti e presenta numerose funzioni fisiologiche, tanto che la sua riduzione sotto i range di norma determina un deterioramento dell’organismo. Tra queste ricordiamo la protezione di organi interni, la formazione di uno strato coibente che tiene riscaldato l’organismo e il mantenimento di un’efficiente trasmissione nervosa. Il grasso di deposito è invece il grasso localizzato al livello del tessuto adiposo ed ha principalmente la funzione di riserva energetica.
La prima cosa da precisare è che tali valori differiscono molto in base al sesso. Infatti, la percentuale di grasso corporeo e la distribuzione del grasso di deposito, mostrano delle differenze sostanziali tra i due sessi.

I valori considerati accettabili sono 6-17% per gli uomini e 14-24% per le donne.

Le donne presentano una percentuale di massa grassa superiore rispetto agli uomini a causa di una maggior quantità di grasso essenziale (10-12% contro il 2-4% degli uomini). E per quanto riguarda la distribuzione? Solitamente, gli uomini accumulano grasso a livello dell’addome, ottenendo la classica forma “a mela”. Questo tipo di distribuzione viene chiamata “androide”. Le donne invece sono solite accumulare grasso a livello di fianchi e cosce, ottenendo la classica forma “a pera”. Tale distribuzione viene più propriamente detta “ginoide”.




Come si misura la massa grassa?

Esistono diverse tecniche per misurare la massa grassa, si differenziano per precisione e complessità di esecuzione.
  • Esistono formule ed equazioni che utilizzano dati antropometrici di facile rilevazione come il peso corporeo, la statura e le circonferenze corporee. Tali misurazioni possono essere facilmente eseguite a casa, mediante una bilancia e un metro da sarta, e possono darci, seppur con poca precisione, una prima indicazione della nostra composizione corporea.
  • La plicometria si basa sulla rilevazione, attraverso un calibro chiamato plicometro, di specifiche pliche corporee. Tale metodica permette di stimare il grasso sottocutaneo che si suppone essere rappresentativo del grasso totale dell’organismo.
  • La bioimpedenziometria (o BIA) sfrutta la conducibilità elettrica dell’acqua corporea per stimare la percentuale di grasso (tessuto privo di acqua, per questo considerato un buon isolante) presente nell’organismo.
  • La DEXA utilizza raggi X a doppia energia per scansionare il corpo. Tale tecnica oltre a fornirci informazioni circa la percentuale di grasso corporeo, ci permette anche di determinare le zone di accumulo, di determinare quindi come il grasso si distribuisce nell’organismo.


SCRITTO DA:
Dott.ssa Manuela di Lauro
Biologa Nutrizionista



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Sede legale via lago d'Iseo 2
03100 Frosinone
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