Sindrome Long-COVID e alimentazione

A partire dal mese di dicembre del 2019 il mondo si è trovato a dover fronteggiare, per la prima volta nella storia, una pandemia causata dal virus SARS-COV-2 che, dalla città di Wuhan, si è diffuso in tutto il mondo causando quella che oggi conosciamo tutti come la pandemia da COVID-19. La patologia da COVID-19 può seguire un’evoluzione asintomatica oppure può evolvere in una condizione sintomatica, più o meno grave, che comporta manifestazioni cliniche a carico di diversi sistemi corporei, primi tra tutti quello respiratorio e quello nervoso. Negli ultimi mesi è stato osservato come molti dei guariti dal COVID-19 continuino ad accusare disturbi di vario genere, anche diverso tempo dopo la negativizzazione del tampone, portando alla necessità di definire una nuova sindrome chiamata “Sindrome Long-COVID”. Ma cosa si intende per Long-COVID? Quali sono i principali sintomi della Sindrome Long-COVID? Esiste un’alimentazione corretta da seguire per contrastare i sintomi del Long-COVID?

La Sindrome Long-COVID viene definita come una sindrome “post-virale” e si intende una condizione di persistenza dei sintomi e delle manifestazioni cliniche nel tempo, anche dopo diverse settimane dalla scomparsa del virus dall’organismo. Può riguardare soggetti di tutte le età, sono stati registrati infatti casi di Long-COVID anche in età pediatrica, e di entrambi i sessi, anche se le donne di età compresa tra i 40 e i 60 anni sembrano essere le più colpite. I sintomi del Long-COVID possono comparire a prescindere dalla gravità dei sintomi manifestati durante la fase acuta della malattia. Dalle più recenti indagini si stima che quasi il 50% dei guariti dal COVID-19 presentano disturbi, più o meno gravi, riconducibili alla Sindrome Long-COVID!

La Sindrome Long-COVID presenta una sintomatologia piuttosto varia ed eterogenea, rendendo molto difficoltosa la sua definizione e identificazione. Il Long-COVID può comportare senso di affaticamento persistente, astenia, respiro corto e affanno, insonnia, debolezza muscolare e dolori diffusi, mal di testa e vertigini, riduzione dell’appetito e sintomi neurologici, tra cui ansia e depressione. Tali disturbi possono protrarsi nel tempo andando a compromettere, anche in modo sostanziale, la qualità di vita dei soggetti che ne soffrono.

Un’alimentazione corretta può aiutare l’organismo a riprendersi!

·         Consumare ogni giorno 5 porzioni di frutta e verdura, fresca e di stagione, per fare il pieno di vitamine ed altri composti naturali bioattivi dalle proprietà antiossidanti;

·         Limitare il consumo di dolci e bevande zuccherate;

·         Prediligere il consumo di cereali integrali, rispetto a quelli raffinati;

·         Ridurre l’utilizzo di condimenti grassi, come burro e margarina, prediligendo sempre l’utilizzo di olio extravergine d’oliva, a crudo, dalle numerose proprietà antinfiammatorie;

·         Prediligere il consumo di alimenti ricchi di omega-3, come il pesce fresco e le noci;

·         Evitare le abbuffate e seguire un’alimentazione regolare, composta da tre pasti principali e due spuntini;

·         Evitare l’abuso di alcol e l’eccessiva esposizione al fumo di sigaretta.