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Gotta e alimentazione
Marispharma
Pubblicato da Dott.ssa Manuela Di Lauro in Salute e Benessere · 21 Luglio 2021

Gotta e alimentazione

 
INDICE:
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La gotta è un disturbo infiammatorio caratterizzato dall’accumulo di acido urico al livello delle articolazioni, che colpisce circa 1-2% della popolazione occidentale. Ma cos’è l’acido urico e perché si sviluppa la gotta? Quali sono le cause e i sintomi della gotta? Ma soprattutto, quali raccomandazioni nutrizionali seguire e qual è la migliore dieta per la gotta?
La gotta può essere descritta come un disordine del metabolismo delle purine, le quali vengono prodotte normalmente al livello del fegato e sono introdotte con l’alimentazione. Dalla degradazione delle purine, viene prodotto l’acido urico, il quale, quando in eccesso, può accumularsi al livello delle articolazioni, causando la malattia conosciuta come gotta. La gotta è dunque caratterizzata da elevati livelli di acido urico nel sangue, condizione chiamata “iperuricemia”. Si definisce “iperuricemia” la presenza nel sangue di concentrazioni di acido urico superiore al limite massimo considerato nella norma, che nella donna equivale a 6.2 mg/dl e nell’uomo a 7 mg/dl.


 
Anche se notoriamente era considerata “la malattia dei ricchi”, la gotta è in realtà un disturbo che presenta una forte componente genetica ed è legata solo in piccola parte all’alimentazione e allo stile di vita, anche se dalla modifica di quest’ultimo si possono ottenere importanti benefici.
Le cause principali della gotta sono la sovrapproduzione di acido urico e l’incapacità di eliminarlo, entrambe prevalentemente per motivazioni genetiche. In alcuni casi, la gotta può essere una conseguenza di alcune patologie come l’alcolismo e l’obesità, può essere causata dall’utilizzo di alcuni farmaci e, in minima parte, causata da una dieta ricca in purine.
La gotta si manifesta attraverso la formazione di depositi di acido urico in varie sedi, nella maggior parte dei casi si verificano attacchi infiammatori dolorosi che interessano le articolazioni, dovuti proprio ai depositi di acido urico nelle cartilagini. I principali sintomi della gotta sono dunque rossore, gonfiore e dolore intenso a livello delle articolazioni. Nei casi più gravi, quando l’iperuricemia non viene trattata correttamente, possono manifestarsi febbre, tachicardia e malessere generale.


 
Qual è, dunque, la miglior dieta per la gotta? Le raccomandazioni nutrizionali nei casi di gotta hanno il principale scopo di impedire l’iperuricemia e l’accumulo di acido urico nelle articolazioni. La terapia dietetico-nutrizionale prevede principalmente l’eliminazione dalla dieta degli alimenti più ricchi di purine (tra cui alici, sardine, aringa, sgombro, cozze, frattaglie come fegato e cervello, e selvaggina) e dell’alcol. È indispensabile raggiungere e mantenere il peso corporeo ideale, evitare le condizioni di sovrappeso e obesità, bere sufficiente quantità di acqua ogni giorno, non eccedere nel consumo degli alimenti a medio contenuto di purine (tra cui pesce, crostacei, carni, pollame e legumi).



SCRITTO DA:
Biologa Nutrizionista



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