Il potassio: fabbisogno giornaliero e fonti alimentari
Pubblicato da Dott.ssa Manuela Di Lauro in Salute e Benessere · 7 Settembre 2021
Il potassio: fabbisogno giornaliero e fonti alimentari
INDICE:
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Tra tutti i minerali di importanza nutrizionale, il potassio
ricopre un ruolo fondamentale. Quali funzioni svolge il potassio nel
nostro organismo? Quali sono gli alimenti ricchi di potassio? E,
soprattutto, quali sono i principali rischi legati ai livelli di potassio
alto e di potassio basso nel sangue?
Il potassio può essere definito come un macroelemento,
si tratta infatti di uno dei minerali maggiormente rappresentati nel nostro
organismo, presente in quantità elevate, soprattutto all’interno delle nostre
cellule. Il potassio svolge numerose funzioni fondamentali. Nello
specifico, il potassio è indispensabile per la contrazione muscolare,
inclusa quella cardiaca, interviene attivamente nella regolazione della
pressione arteriosa ed è fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio dei
fluidi corporei. Proprio per tutte queste importanti funzioni, livelli di potassio
alto o di potassio basso nel sangue potrebbero comportare una serie
di disturbi e problematiche spesso anche severe.

Dal punto di vista nutrizionale, il potassio fa parte
dei “micronutrienti”, ossia quei nutrienti, quali vitamine e minerali, il cui
fabbisogno nell’organismo è di piccole quantità. Nello specifico, il fabbisogno
giornaliero di potassio per gli individui adulti è di circa 3 grammi.
Il potassio è molto ben rappresentato negli alimenti. Gli
alimenti ricchi di potassio sono principalmente la frutta fresca, in
particolare le albicocche, l’ananas, le banane, il cocco, i fichi, i kiwi ed il
melone, la frutta secca oleosa, come le mandorle e le noci, la verdura fresca,
specialmente i vegetali a foglia verde, i legumi, tra cui fagioli, piselli e
lenticchie, i funghi e le patate.

I principali effetti che conseguono i livelli di potassio
alto nel sangue, condizione definita “iperkaliemia”, includono l’alterazione
del ritmo di contrazione del cuore, che può progredire fino all’arresto
cardiaco, solo nelle condizioni più gravi. Le principali cause sono ascrivibili
a patologie renali, all’utilizzo improprio di integratori alimentari a base di potassio
oppure all’assunzione di farmaci che alterano la funzionalità renale. La
terapia nutrizionale prevede la riduzione dell’assunzione degli alimenti
ricchi di potassio e il controllo dei metodi di cottura.
I livelli di potassio basso nel sangue,
condizione definita “ipokaliemia”, possono essere causati da un suo
mal-assorbimento al livello intestinale, dovuto principalmente a disturbi
gastrointestinali come vomito e diarrea, a danni renali che aumentano la sua
escrezione urinaria oppure ad una eccessiva sudorazione da sport non
correttamente reintegrata. I principali effetti si manifestano sottoforma di
debolezza, crampi muscolati, stitichezza ed alterazioni del battito cardiaco.
La terapia nutrizionale può prevedere l’utilizzo di integratori alimentari di potassio.