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Mascherine e guanti gettati a terra: come smartirli correttamente
Marispharma
Pubblicato da Chiara Spinelli in Attualità · 28 Maggio 2020

Mascherine e guanti gettati a terra: come smartirli correttamente

In questo periodo i social sono inondati da migliaia di foto di mascherine e guanti gettati a terra. Sempre più presenti nei parcheggi dei supermercati e delle poche attività  aperte nel periodo appena trascorso. Moltissime sono le associazioni che negli ultimi giorni hanno lanciato il loro monito sul fenomeno che purtroppo sta dilagando, il quale non solo contribuisce ad aumentare l'inquinamento ambientale, ma aumenta la probabilità di contagio tra la popolazione. Come smaltire correttamente guanti e mascherine trattandosi di rifiuti pericolosi per la salute pubblica?
Guanti e mascherine, ma anche le bottigliette di plastica di disinfettante,  sono diventati parte integrante del nostro stile di vita, tutti dobbiamo indossarli per svolgere le più comuni attività quotidine come fare la spesa, andare in farmacia, spostarci sui mezzi pubblici. Da uno studio effettuato dal Politecnico di Torino nei prossimi mesi in Italia avremo bisogno di circa in 1 miliardo di mascherine al mese e mezzo miliardo di guanti ed è stato stimato che se anche solo l' 1% delle mascherine e guanti utilizzati non venisse smaltito correttamente ci ritroverremmo presto con 10 milioni di mascherine al mese disperse nell'ambiente, andando così ad incidere pesantemente sull'inquinamento ambientale. Inoltre, se pensiamo che ogni mascherina pesa all'incirca 4 grammi ogni mese ci ritroveremmo con 40mila tonnellate di plastica dispersa sulle nostre strade, parchi e mari. Proprio riguardo ala presenza di mascherine e guanti in mare gia a fine febbraio il cofondatore di OceansAsia Gary Stokes fece notare come le spiagge di Soko, Hong Kong, fossero colme di tali dispositivi. Inoltre va sottolineato il fatto che mascherine e guanti sono potenzialmente letali per pesci e tartarughe, i quali potrebbero scambiarli per prede. Anche in Italia il fenomeno è stato evidenziato da numerose associazioni le quali hanno sottolineato l'importanza di smaltire correttamente mascherine, guanti e bottigliette di disinfettante per evitare di ritrovarci tra non molto tempo con milioni di chili plastica che invade le nostre strade,ville e parchi.

Rifiuti potenzialmente contaminanti

Guanti e mascherine buttati a terra non rappresentano solo un pericolo per l'ambiente, ma anche per la salute pubblica. Da un'indagine compiuta dal "New England Journal of Medicine" è emerso come le mascherine, guanti e bottigliette di disinfettante possono essere veicolo di contagio in quanto la carica infettiva può resistere sulla plastica anche per tre giorni. Pur trattandosi di oggetti che, soprattutto in questo periodo, non verrebbero mai raccolti spontaneamente da terra, ad esempio possono risultare pericolosi per gli operatori ecologici. Si tratta dunque di materiale potenzialmente contaminante e anche per questo motivo, assieme al pericolo per l'ambiente che rappresentano, devono essere smaltiti in appositi contenitori.

Vista la pericolosità per l'ambiente e per la salute di guanti e mascherine buttati a terra l' Istituto Superiore di Sanità ha fornito delle linee guida da seguire per poter smaltire correttamente tali tipologia di rifiuti. Mascherine, guanti, bottiglie di plastica di gel igienizzante e fazzoletti monouso dovrebbero essere smaltiti nella raccolta indifferenziata. Inoltre viene specificato che andrebbero riposti in due sacchetti uno dentro l'altro per limitare al massimo la probabilità di contagio. Anche il WWF ha evidenziato il problema proponendo alle Istituzioni di predisporre apposti raccoglitori in cui gettare mascherine e guanti una volta utilizzati nei parchi, porti e nei pressi dei supermercati. Ma la differenza prima di tutto possiamo farla noi cittadini, cercando di rispettare le norme di smaltimento di questi tipi di rifiuti in modo da proteggere non solo l'ambiente, ma anche e soprattutto il prossimo da possibili forme di contagio.

SCRITTO DA:
Chiara Spinelli
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