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L’acqua: una risorsa ineguagliabile

L’acqua è una risorsa essenziale per la nostra sopravvivenza: senza l’acqua la vita che noi conosciamo non esisterebbe! Tutti gli organismi viventi, infatti, dipendono in qualche modo dalla presenza di acqua, compreso l’uomo. Il nostro organismo è costituito da una buona percentuale di acqua, circa il 60% negli adulti! Tale percentuale si riduce con l’avanzare dell’età, appena nasciamo siamo costituiti dal 75% di acqua mentre nei soggetti anziani si riduce al 50% determinando, per esempio, una pelle più secca e meno elastica.

L’acqua nel corpo umano si distribuisce in due grandi compartimenti: l’acqua che si trova all’interno delle nostre cellule e che costituisce la matrice al livello del quale avvengono tutte le reazioni del nostro metabolismo (acqua intracellulare) e l’acqua che bagna le cellule e che costituisce il sangue e gli altri fluidi e secrezioni corporee (acqua extracellulare).
Tale abbondate massa di acqua svolge numerosissime funzioni nel nostro organismo. Essa, infatti, regola la temperatura corporea, aiuta e facilita la digestione, permette l’eliminazione delle tossine, lubrifica e assorbe gli urti meccanici al livello delle articolazioni, permette la respirazione a livello polmonare.
Per la salute del nostro organismo è, dunque, indispensabile il mantenimento del Bilancio idrico, ossia l’equilibrio tra le assunzioni (“entrate”) e le perdite (“uscite”) di liquidi. Tra le “entrate” di liquidi sono da considerarsi sia l’assunzione di acqua vera e propria (stimolata da un meccanismo finemente regolato che termina con il “senso di sete”), sia l’assunzione di cibi e altre bevande. Tutti gli alimenti contengono, infatti, una certa quantità di acqua in percentuale variabile: la frutta e la verdura fresca, per esempio, ne contengono fino al 90%! Le principali “uscite” sono invece l’urina, le feci, il sudore e la respirazione polmonare.
Per la salute del nostro organismo è, dunque, indispensabile il mantenimento del Bilancio idrico, ossia l’equilibrio tra le assunzioni (“entrate”) e le perdite (“uscite”) di liquidi. Tra le “entrate” di liquidi sono da considerarsi sia l’assunzione di acqua vera e propria (stimolata da un meccanismo finemente regolato che termina con il “senso di sete”), sia l’assunzione di cibi e altre bevande. Tutti gli alimenti contengono, infatti, una certa quantità di acqua in percentuale variabile: la frutta e la verdura fresca, per esempio, ne contengono fino al 90%! Le principali “uscite” sono invece l’urina, le feci, il sudore e la respirazione polmonare.
Per un buono stato di salute le “entrate” devono pareggiare le “uscite”! Entrambi gli estremi infatti, ossia la disidratazione, dove le perdite superano l’assunzione, e l’iperidratazione, in cui l’assunzione supera le perdite, sono estremamente dannose e possono provocare stati patologici che, in condizioni molto estreme, possono condurre alla morte del soggetto. Per esempio, una riduzione del 3% dell’acqua corporea può comportare affaticamento, indebolimento e alterazione della forza fisica, una perdita del 5% può determinare una riduzione della concentrazione, emicrania, irritabilità e sonnolenza, mentre una riduzione del 12% può portare a conseguenze fatali. È dunque indispensabile mantenersi ben idratati, soprattutto durante l’attività fisica e nei periodi estivi dove le perdite di liquidi con il sudore si fanno più intense! Bere acqua nelle giuste quantità per contrastare le perdite è di fondamentale importanza. Consigliamo di bere almeno 1,5 L di acqua al giorno per le donne e 2 L per gli uomini.
Per incrementare il consumo di acqua è possibile l’utilizzo di tè e tisane oppure puoi semplicemente aromatizzare l’acqua con il succo di un limone. In ogni caso, è consigliato portare sempre con sé una borraccia e bere uniformemente durante tutta la giornata.