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Stipsi: cos’è e come combatterla

Stipsi: cos’è e come combatterla

La stipsi, comunemente chiamata stitichezza, è un disturbo molto diffuso: si stima che circa il 15% della popolazione mondiale ne soffra, in particolare donne e anziani. Ma quando si parla di vera e propria stipsi? Quali correlazioni esistono tra stitichezza e alimentazione? Come si può combattere la stipsi con l’alimentazione?

A causa dell’enorme variabilità dei sintomi, dare una definizione di stipsi è assai difficile. In generale, si parla di stitichezza quando sono presenti almeno due dei seguenti sintomi:

  • sforzo eccessivo in più di 1 evacuazione su 4;
  • feci dure in più di 1 evacuazione su 4;
  • sensazione di evacuazione incompleta;
  • sensazione di blocco o ostruzione;
  • ricorso a manovre manuali per facilitare la defecazione;
  • meno di tre evacuazioni a settimana.

I principali sintomi della stitichezza sono: dolore e distensione addominale, meteorismo, dolore anale, nausea e mal di stomaco, sensazione di incompleto svuotamento, senso di costipazione e malessere generale.

quali sono i sintomi della stipsi

La stipsi non può essere classificata come una malattia ma piuttosto come un sintomo. Infatti, spesso la stipsi è un sintomo secondario ad una patologia che comporta un’alterazione della funzionalità intestinale. In quel caso, il trattamento è incentrato sulla risoluzione della problematica di base. Quando invece la stitichezza non è secondaria ad una malattia o all’uso di un farmaco viene chiamata stipsi funzionale. I principali fattori di rischio della stipsi funzionale sono: alimentazione non equilibrata (scarsa assunzione di liquidi e di fibre vegetali), stile di vita eccessivamente sedentario, abuso di lassativi, cambiamento repentino delle proprie abitudini, vita sregolata e stress.

Stipsi e alimentazione sono tra loro finemente correlate. Assumere adeguante quantità di liquidi ogni giorno è fondamentale per la corretta formazione delle feci. Le feci dure sono un chiaro sintomo di disidratazione. Inoltre, il consumo di fibre vegetali con l’alimentazione è uno dei principali determinanti della massa fecale, sono infatti fondamentali per la corretta formazione delle feci, oltre a stimolare una corretta frequenza della defecazione.
Per quanto appena detto, è chiaro come il trattamento della stipsi funzionale si basa inizialmente su precise indicazioni di tipo dietetico-comportamentale. La stitichezza si può combattere con l’alimentazione!

Come sono collegate la stipsi e l'alimetazione

Diverse sono le indicazioni dietetico-comportamentali che è fondamentale seguire in caso di stitichezza.

  • È assolutamente consigliato assumere con l’alimentazione una quantità adeguata di fibre vegetali (circa 40 g/die), specialmente quelle insolubili (frutta, verdura, crusca e cereali integrali); consumare, dunque, almeno due porzioni abbondanti di verdura (cavoli, carciofi, funghi, broccoli, melanzane e cicoria sono i più ricchi di fibre) e due porzioni di frutta fresca con la buccia. L’arricchimento in fibre di una dieta che ne era povera, dovrà essere lento e graduale in modo da consentire l’adattamento della microflora intestinale ed evitare sintomi quali meteorismo, flatulenza, dolore addominale e crampi.
  • Indispensabile la corretta idratazione! È consigliato bere elevate quantità di liquidi (minimo 2 litri al giorno) anche sotto forma di bevande, tisane, brodo, spremute.
  • Mantenere uno stile di vita attivo e non sedentario. Passeggiare almeno mezz’ora ogni giorno apporterà importanti benefici!
  • È altrettanto importante non ignorare lo stimolo defecatorio. Prenditi tutto il tempo necessario per espletare i tuoi bisogni fisiologici!