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Dieta e mal di testa: quale correlazione?

correlazione tra mal di testa e dieta

Il mal di testa, o più propriamente “cefalea”, è stato recentemente classificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità tra i disturbi più diffusi al mondo. Si stima, infatti, che il 50% della popolazione mondiale ne soffra regolarmente e che il 95% ne abbia sofferto almeno una volta nella vita. È ormai noto come la cefalea sia in grado di influenzare profondamente e negativamente la qualità di vita dei pazienti.
Quello che forse non è ancora ben noto è che, oltre alla terapia farmacologia consigliata dal proprio medico, esistono una serie di comportamenti, intesi come una corretta alimentazione ed uno stile di vita sano, che possono apportare numerosi benefici ed aiutare a tenere sotto controllo la sintomatologia.

Nonostante il termine “mal di testa” riesca a racchiudere la maggior parte dei disturbi che colpiscono il capo, dal punto di vista medico vi è una profonda differenza tra i termini “cefalea” ed “emicrania”. Per cefalea si intente qualsiasi sintomatologia dolorosa che colpisce il cranio e che può manifestarsi occasionalmente oppure con intensa frequenza. I fattori scatenanti del mal di testa possono essere diversi: l’assunzione di alcune sostanze (come i farmaci, l’alcol o la cioccolata), forti odori, eventi particolarmente stressanti, stanchezza, variazioni climatiche (come lunghe esposizioni al sole oppure repentina variazione di altitudine), periodi del ciclo mestruale, per le donne. Per emicrania, invece, si intente una vera e propria patologia caratterizzata da un forte mal di testa, spesso accompagnato da nausea, vomito e ipersensibilità a luci e suoni forti, che può durare poche ore oppure diversi giorni. Se i sintomi sono presenti per più di 15 giorni al mese per tre mesi consecutivi, l'emicrania viene definita cronica. Le cause dell’emicrania comprendono anche una forte predisposizione genetica.

Differenza tra cefalea ed emicrania

Chi soffre di mal di testa cronico potrebbe trarre particolare giovamento da alcune semplici strategie comportamentali atte a ridurre il rischio di recidive.

  • Avere una vita attiva: è ormai ben accertato come l’attività sportiva sia in grado di alleviare lo stress e prevenire l’insorgenza della cefalea;
  • Seguire una dieta bilanciata: evitare in particolare le abbuffate ed il digiuno prolungato, possibili fattori scatenanti;
  • Riposare regolarmente, specialmente nelle ore notturne: mantenere un corretto ritmo sonno-veglia;
  • Praticare attività rilassanti, come la meditazione, ed evitare i forti stress;
Quali comportamenti adottare in caso di mal di testa ricorrente

Anche se l’alimentazione non può essere definita come una causa primaria del mal di testa, l’assunzione di alcuni alimenti o sostanze può scatenare i sintomi della cefalea in alcuni soggetti predisposti. Tra questi, risultano particolarmente rilevanti il cioccolato, i formaggi, specialmente quelli stagionati, gli alimenti a base di caffeina come caffè, tè e bevande gassate, l’alcol e i cibi molto freddi. Di conseguenza, risulta fondamentale per chi soffre di cefalea cronica prestare particolarmente attenziona alla propria alimentazione. Numerosissimi sono gli studi scientifici che hanno dimostrato come una dieta Mediterranea, ricca di alimenti di origine vegetale, come frutta e verdura fresca e di stagione, legumi e cereali integrali, sia in grado di esercitare importanti effetti benefici sulla sintomatologia e sulla ricorrenza della cefalea cronica.